Salviamo la cultura!

17.02.2014 20:20

Ciò che ultimamente, ad Acri, sta animando in modo particolare il dibattito politico sono gli argomenti legati alla cultura e, in modo particolare  al MACA.Noi del Movimento Cinque Stelle non vogliamo entrare nel merito della discussione, abbastanza accesa in questi ultimi giorni, che vede come protagonisti il direttore del Museo, Maestro Silvio Vigliaturo e l'assessore alla Cultura, Prof.ssa Capalbo. Non vogliamo ma, soprattutto, non possiamo visto che, come semplici cittadini, non siamo a conoscenza di nessun atto pubblico (mai niente è stato pubblicato sul sito del comune in merito) nel rispetto, giustamente, di quanto sempre dichiarato da tutte le amministrazioni comunali in merito alla trasparenza.In merito a quanto dichiarato, negli ultimi giorni, dal Maestro Vigliaturo attraverso gli organi di informazione locali e dalla stessa Prof. Capalbo sia in sede di consiglio Comunale che in conferenza stampa, ci sentiamo in dovere, verso i cittadini Acresi, di intervenire.Si sta lasciando che, ad Acri, oltre a tutto il resto, muoia anche la cultura.Ci sembra, leggendo le dichiarazioni di Vigliaturo, che nel comportamento della Capalbo ci siano dei pregiudizi personali. L'assessore alla cultura, quando si tratta di un progetto che porterebbe soldi nel territorio comunale (250.000 €) non può dire di non volerne sapere niente e che ci devono pensare il responsabile dell'ufficio ed il direttore del museo.Se il museo è gestito in modo troppo personalistico, gli unici a poter modificare la gestione dello stesso sono proprio l'assessore alla cultura ed il sindaco. Se questi se ne lavano le mani e non vogliono saperne niente, niente cambierà.A seguito di quanto emerso in questi giorni, il Movimento Cinque Stelle, che per natura diffida dalle nomine di presidenti, di consigli di amministrazione di dirigenti di strutture pubbliche da parte della politica, ne deduce che la strada intrapresa dall'assessore alla cultura sia dovuta a pregiudizi personali che mettono in secondo piano eventuali motivazioni nobili e che non risolvono eventuali problemi nella gestione del museo, ne tantomeno aiutano Acri a fare qualche passo in avanti, in mezzo a tutti i passi indietro fatti in questi ultimi anni.Il MACA e la Fondazione Padula sono gli unici due punti di crescita culturale e, forse, anche di sviluppo economico, che il nostro Comune ha in questo momento.


Queste due strutture dovrebbero rappresentare i nuclei ed i capisaldi di un progetto a lungo termine e condiviso da tutti i cittadini, al cui interno si dovrebbero incentivare attività volte all'incremento del turismo.


Non vediamo, invece, ne condivisione ne, tantomeno, progetti culturali a lungo termine. Vediamo, piuttosto, decisioni arbitrarie, personalistiche.


La presa di posizione dell'Assessore, che potrebbe anche essere condivisa se avesse agito in modo diverso e costruttivo, sollecitando, magari la realizzazione di nuovi progetti, lascia che tutto resti come prima e che la situazione peggiori, ed a pagarne le spese saranno, ancora una volta, i cittadini e le attività commerciali locali.


Se vanno riorganizzati ben venga la loro riorganizzazione, ma non si lasci morire anche la cultura.